martedì 9 settembre 2008

TRASFERIMENTO IMMEDIATO PER DE MAGISTRIS

La notizia circola da alcune ore negli ambienti giornalistici. Pochi minuti fa, l'Ufficio Stampa del Ministero della Giustizia alla richiesta di conferma ha risposto che "si stanno informando e mi faranno sapere". L'ufficio stampa dell'Avv. Min. Angelino Alfano si sta informando per sapere se è vero che Angelino Alfano ha firmato un decreto di trasferimento urgente con cui si ingiunge al Dr. De Magistris di prendere servizio a Napoli, presso il Tribunale Civile lunedì 15 settembre in modo tassativo.
Quale potrebbe essere il motivo di tanta urgenza?
Certo non si tratta di coprire una carenza d'organico fra la magistratura civile, se così fosse i decreti urgenti dovrebbero essere migliaia. Allora, supponiamo, la fretta è dettata dalla necessità di rimuovere De Magistris dalla sua sede attuale e, forse, dalla funzione attualmente ricoperta. Ricordiamo che il trasferimento del Dr. Luigi de Magistris venne deciso dal Plenum del CSM in seguito alle richieste (incolpazioni disciplinari) confluenti del Ministro della Giustizia (On. Clemente Mastella) e del Procuratore Generale presso la Suprema Corte di Cassazione (Dr. Delli Priscoli). All'epoca il CSM, riconoscendo solo alcune delle "incolpazioni", non accolse la richiesta cautelare di trasferimento immediato. Inutile commentare il fatto che anche le "incolpazioni" accolte, che motivarono il trasferimento e la censura, si sono rivelate meno che consistenti, addirittura dolosamente costruite su presupposti inveritieri organizzati per nuocere al magistrato di Catanzaro (cfr inchiesta della Procura di Salerno - Dr. Luigi Apicella - D.ssa Nuzzi - Dr. Verasani). Dopo il mancato esame del ricorso in Cassazione, dovuto ad una complessa e controversa questione di date, il trasferimento divenne una questione burocratica. Si aspettava il Decreto del Ministro della Giustizia e si riteneva che, come al solito, il Dr. De Magistris avrebbe avuto un congruo periodo di tempo per il passaggio delle consegne. Stupisce non poco, quindi, che il Ministro Alfano abbia deciso per un trasferimento urgentissimo, immediato. Perché tanta urgenza, quanta nemmeno il CSM (pur non certo incline a sentimenti favorevoli l'indipendenza della magistratura - nell'occasione specifica, ovviamente!) ne aveva ritenuta opportuna? Perché non concedere un adeguato tempo per passare, al PM che erediterà i procedimenti penali correntemente gestiti da De Magistris, le opportune e complesse consegne?
Forse l'enorme materiale probatorio che è emerso con la chiusura dell'inchiesta "Toghe Lucane" preoccupa il Ministro Alfano Angelino? Ne avrebbe ben motivo, certo. Si è scoperto, provato, documentato e contestato agli indagati (www.ilresto.info/7.html - numeri del 30 agosto e 6 settembre 2008) che un intero distretto giudiziario era, come dire, dedito a pratiche di corruzione in atti giudiziari, truffa aggravata, minacce a pubblici ufficiali (da parte di altri pubblici ufficiali), ed altre amenità del genere. Il tutto con il Procuratore Generale, il Sostituto Proc. Gen., il Proc. Capo di Matera, il Questore di Potenza, il Capo della Mobile di Potenza, un PM Antimafia, un (già) membro del CSM, un dirigente del Ministero della Giustizia, un sottosegretario, due generali dei carabinieri, due colonnelli... Associazione per delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari ed alla truffa aggravata. Non male per tale risma di personaggi d'alto lignaggio. E allora cosa fa Alfano? Traferisce il PM che li ha indagati e lascia i signori indagati al loro posto. Bravo Signor Ministro, complimenti! Tanto ormai gli atti d'indagine sono ben noti in tutta la loro gravità. Resta una considerazione comunque valida, anche nel caso in cui l'Ufficio Stampa del Signor Ministro, informandosi, smentisca la notizia del trasferimento. Perché il signor Angelino Alfano, Avvocato, Parlamentare e, non ultimo, Ministro della Giustizia, non provvede a trasferire d'urgenza i magistrati coinvolti nelle (sono due o tre) associazioni per delinquere che occupano e gestiscono le Procure ed i Tribunali di Basilicata da oltre vent'anni?
Prima che la sua ipotesi di riforma della Giustizia, sarebbe utile che S.E. Angelino Alfano ci spiegasse quale sia la sua idea di Giustizia. E lo dovrebbe fare con la coscienza e la conoscenza dello status quo delle Leggi dell'ordinamento vigente. Poiché, caro Ministro, l'immunità vale per le quattro più alte cariche dello Stato e non già per il Guardasigilli (e quindi certe solerzie sarebbe il caso di lasciarle a coloro che le suggeriscono, poiché sarebbero certi di non doverne rispondere penalmente). Diversamente, vuol dire che la vicenda "Mastella" non ha insegnato nulla. E sarebbe un peccato!

Rinnoviamo l'invito a sottoscrivere la petizione per il trasferimento immediato delle Toghe Indegne: www.firmiamo.it/togheindegne. Aiutiamo il Ministro Alfano a compiere il suo dovere!!!

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