sabato 4 luglio 2009

Vincenzo Capomolla: Magistrato

Perché Capomolla ha fatto l'opposto di quanto scriveva la Guardia di Finanza? Perchè ne aveva facoltà!
Inizia da oggi la pubblicazione delle risultanze dell'indagine che la Procura di Catanzaro (sost. Proc. Luigi de Magistris) e la Guardia di Finanza di Catanzaro, polizia giudiziaria delegata dal PM, hanno condotto nell'ambito dell'inchiesta denominata “Toghe Lucane”. È importante che i cittadini della Repubblica Italiana abbiano modo di leggere quali erano le evidenze, i fatti e gli indizi che facevano ritenere plausibile l'ipotesi di una complessa ed articolata associazione per delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari ed alla truffa aggravata ai danni dello Stato Italiano e della Unione Europea. Da qualche giorno, notizie di stampa non smentite dalla Procura di Catanzaro, sostengono che il Dr. Vincenzo Capomolla, attuale responsabile del procedimento penale 3750/03 – Toghe Lucane, avrebbe chiesto l'archiviazione per la quasi totalità degli indagati. Ovviamente, se lo ha fatto ne aveva facoltà e le eventuali ipotesi avverse avranno spazio di essere espresse e vagliate dal Giudice per le Indagini Preliminari in sede di opposizione che le parti offese potranno formulare. Per la rilevanza del caso e per l'interesse certamente non trascurabile di un'opinione pubblica che ha seguito attentamente questa vicenda giudiziaria che, per dimensioni ed estensione è certamente la maggiore di tutta la storia repubblicana, riteniamo dover favorire la massima conoscenza dei fatti e degli atti affinché si realizzi il controllo sull'amministrazione della giustizia proprio in quei passaggi in cui più delicato è il ruolo dei magistrati: quando si trovano a giudicare altri magistrati. Certamente stupisce il contrasto fra quanto dichiaravano i componenti del nucleo investigativo nella premessa di questa “informativa finale” e l'orientamento opposto che ha seguito il Dr. Capomolla nel parcellizzare e frammentare il procedimento in tanti piccoli rivoli giudiziari. Dicevano gli inquirenti: “Le risultanze relative alle investigazioni condotte nell'ambito delle vicende sopra indicate,verranno di seguito riportate, suddivise così come sopra indicato, solo per facilità espositiva, essendo le stesse, per la maggior parte, interconnesse tanto che la loro lettura va ricondotta in un quadro d'insieme”. Esattamente l'opposto di quanto ha fatto Vincenzo Capomolla. Buona lettura! (Filippo de Lubac)
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Proc. Pen. n.3750/03 R.G.n.r., mod.21 cd Toghe Lucane - Informativa di polizia giudiziaria relativa all'esito conclusivo delle indagini.
La presente informativa riepiloga il percorso investigativo seguito in relazione alla ricostruzione delle vicende oggetto di indagine nell'ambito dell'inchiesta denominata “Toghe Lucane” di cui al procedimento penale in oggetto indicato, che risulta essere l'unione di distinti procedimenti penali successivamente riuniti con provvedimento della S.V. ed in particolare i PP.PP. 1800/03, mod.44, 444/05, mod.21, 445/05 e 949/06, mod.21 (già 1812/05, mod.44). Le investigazioni in parola hanno riguardato più vicende rivenienti dallo sviluppo investigativo delle dichiarazioni fornite alla S.V. ed a questa polizia giudiziaria da numerose persone informate sui fatti, nonché dall'esame della copiosissima documentazione acquisita e sequestrata nel corso delle indagini e delle perquisizioni disposte dalla S.V. a carico di diversi soggetti nelle date del 27.02.2007, 07.06.2007 e 17.04.2008.
L'indagine, in particolare, ha trattato le vicende, suddivise per capitoli, come di seguito elencate:
CAPITOLO I: Indagini relative a condotte di magistrati in servizio c/o la Procura della Repubblica ed il Tribunale di Matera.
1.1 – 1.5 Vicenda che - ha visto coinvolta la d.ssa GRANESE Iside, Presidente pro tempore del Tribunale di Matera, il dott. CARUSO Attilio, l'avv. BUCCICO Emilio Nicola e la Banca Popolare del Materano; (dalla pagina 4 alla pagina 110)
1.6 Vicenda Mutina S.r.I.; (dalla pagina 110 alla pagina 111)
1.7 Vicenda GENERAL CAR ZITO nella quale risultano coinvolti il Procuratore della Repubblica di Matera, dott. Giuseppe CHIECO ed il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Potenza, dott. Vincenzo TUFANO; (dalla pagina 111 alla pagina 169)
1.8 Vicenda riguardante il dott. Carlo GAUDIANO e la banca delle cellule staminali, nonché l'avv. Beatrice GENCHI; (dalla pagina 170 alla pagina 198)
CAPITOLO II: lndagini di polizia giudiziaria relative a condotte poste in essere da magistrati in servizio presso la Procura della Repubblica di Potenza e Procura Generale presso la Corte di Appello di Potenza.
2.1. Vicende relative a condotte poste in essere dalla d.ssa GENOVESE Felicia, Procuratore Vicario pro tempore presso la Procura della Repubblica di Potenza, il marito della stessa, dott. CANNIZZARO Michele, l'avv. LABRIOLA Giuseppe e l'avv. BUCCICO Emilio Nicola; (dalla pagina 199 alla pagina 431);
2.2. Vicende- che hanno visto coinvolti il Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Potenza, dott. Vincenzo TUFANO, il Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Potenza, dott. Gaetano BONOMI e la dirigente della Squadra Mobile pro tempore presso la Questura di Potenza, d.ssa Luisa FASANO; (dalla pagina 432 alla pagina 549)
2.3. Attività d'indagine relativa alla riconducibilità del Centro Genovese Camillo alla famiglia GENOVESE - CANNIZZARO e rapporti del dott. CANNIZZARO Michele con il mondo politico. (dalla pagina 549 alla pagina 576)
2.4. Vicenda relativa a condotte poste in essere dal Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Potenza, dott. Gaetano Bonomi;
2.4.1. vicenda relativa allo scontro tra la Procura della Repubblica di Potenza e l'Arma del Carabinieri di Potenza; (dalla pagina 577 alla pagina 692)
2.4.2. rapporti tra il Sostituto Procuratore Generale di Potenza, dott Gaetano BONOMI e Dirigenti del Ministero della Giustizia, (dalla pagina 692 alla pagina 709)
2.4.3. vicenda relativa alla partecipazione del Sostituto Procuratore Generale di Potenza, dott. BONOMI Gaetano, al congresso dei Democratici di Sinistra svoltosi a Potenza il 10.06.2006; (dalla pagina 709 alla pagina 712)
2.4.4. rapporti tra il Sostituto Procuratore Generale di Potenza BONOMI e la d.ssa Luisa FASANO, Dirigente pro-tempore della Squadra Mobile presso la Questura di Potenza. (dalla pagina 712 alla pagina 754)
2.5 Esame della documentazione sequestrata al Procuratore Generale di Potenza, dott. Vincenzo TUFANO ed al Sottosegretario di Stato pro tempore, Arch. Filippo BUBBICO a seguito delle perquisizioni eseguite il 07.06.2007; (dalla pagina 754 alla pagina 769)
2.6 Vicenda relativa all'utilizzo improprio dell'utenza di servizio da parte della d.ssa Claudia DE LUCA, PM presso la Procura della Repubblica di Potenza; (dalla pagina 769 alla pagina 783)
2.7 Vicende che hanno visto coinvolto il Procuratore della Repubblica di Potenza, pro tempore, dott. Giuseppe GALANTE. (dalla pagina 784 alla pagina 827)
CAPITOLO III: indagini riguardanti il "Centro Ecologico Turistico integrato Marinagi" e condotte poste in essere da magistrati in servizio presso la Corte di Appello di Potenza
Par. 1 - 6. vicenda denominata "Marinagri" relativa alla realizzazione, anche con ingenti finanziamenti pubblici ammessi ed erogati dal C.I.P.E , del "Centro Turistico Ecologico Integrato Marinagri", attualmente sottoposto o sequestro preventivo a seguito del provvedimento di sequestro preventivo d'urgenza emesso dalla S.V. in data 10.04.2008, eseguito da questa polizia giudiziaria in data 17.04.2008 e convalidato dal G.I.P., dott. Antonio RIZZUTI con provvedimento n.101/08 R.M.R. in data 29.04.2008. In tale vicenda risultano coinvolti VITALE Vincenzo, presidente della Marinagri S.p.a. e delle sue controllate, VITALE Marco progettista e direttore dei lavori per la Marinagri nonché figlio di Vitale Vincenzo e socio della Marinagri, il dott. CHIECO Giuseppe, Procuratore della Repubblica di Matera, la d.ssa MORELLI Paola, Sostituto Procuratore della Repubblica, la d.ssa GENOVESE Felicia, Procuratore Vicario pro tempore presso la Procura della Repubblica di Potenza, il Sen. BUBBICO Filippo, la d.ssa SPITZ Elisabetta, Direttore Generale dell'Agenzia del Demanio di Roma, l'ex Colonnello) dei Carabinieri GENTILI Pietro, il dott. LOPATRIELLO Nicolino, Sindaco di Policoro, Felice VICECONTE, l'Ing. Giuseppe PEPE, il sig. Nicola MONTESANO, l'ing Massimo GOTI e diversi altri funzionari e dirigenti pubblici. (da pag.828 a pag.1179)
Par. 7. Ulteriori attività d'indagine esame della documentazione sequestrata in data 17.04 2008 (dalla pagina 1180 alla pagina 1243)
Le risultanze relative alle investigazioni condotte nell'ambito delle vicende sopra indicate,verranno di seguito riportate, suddivise così come sopra indicato, solo per facilità espositiva, essendo le stesse, per la maggior parte, interconnesse tanto che la loro lettura va ricondotta in un quadro d'insieme
CAPITOLO I: ...(il seguito alla prossima puntata)

7 commenti:

  1. Cosa intende De Lubac quando di Vincenzo Capomolla scrive "Magistrato"?

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  2. Caro Anonimo,
    non so se la sua sia una domanda vera oppure una "provocazione" per farmi dire ciò che penso del "magistrato" Capomolla Vincenzo. Rispondo seguendo la prima interpretazione. Vincenzo Capomolla è un magistrato, svolge una funzione pubblica sottoposta alla disciplina di diritti e doveri precisamente codificati. Il Magistrato è soggetto solo alla Legge (e non ditemi che è poco). (F. de Lubac)

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  3. Caro de Lubac,
    capisco la Sua prudenza ma se rispondesse anche alla prima interpretazione?

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  4. Caro anonimo,
    La ringrazio per la domanda e l'insistenza. Mi permettono di chiarire una questione fondamentale che è “in ballo” oggi in Italia per quel che concerne la comunicazione.
    I lettori (forse sarebbe meglio dire i fruitori) apprendono dai media le cosiddette “notizie” inframmezzate di commenti, opinioni e, spesso, giudizi. È legittimo che sia così, anzi è inevitabile che sia così. Infatti anche la più “secca” delle notizie può essere abilmente presentata al lettore per indurlo verso una interpretazione partigiana. Ciò avviene anche (non sempre) nella totale buona fede del cronista. Da questo, tuttavia, non può discendere la rassegnazione a subire apoditticamente quello che ci viene propinato e, d'altro verso, a fornire scientemente notizie infarcite di “trappole” per condurre il fruitore dove ci piacerebbe che arrivasse. Se legge attentamente i miei scritti, è chiaro che sono articolati per fornire al lettore una serie di notizie sufficientemente complete perché eserciti il proprio senso critico ed esprima un giudizio. Cerco di trasmettere alcuni strumenti e la possibilità che “chi legge” li usi, li approfondisca, ne ricerchi di altri. Il segreto della comunicazione, a mio avviso, è proprio questo: fornire gli strumenti e la metodologia di verifica. Solo così il lettore sarà veramente libero, poi, di scegliere, farsi un'opinione, esprimere un giudizio. Ma, tenga bene a mente che, solo chi è libero può davvero augurarsi la libertà degli altri e favorirla! (F. de Lubac)

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  5. Caro de Lubac,
    Lei la sa lunga. Le confesso, però, che se fossi veramente "libero" (come dice Lei) la Sua ipotesi di lettura sarebbe l'unica degna di accoglimento e di lavoro. Complimenti

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  6. Peccato che l'informnativa non sia pubblica.
    Leggrerla è un esercizio quanto mai istruttivo e interessante.

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  7. Giudicare l'operato di un Magistrato?
    Noooooooooooooo, c'è già il CSM che se ne occupa così bene.
    E poi c'è l'ANM, il Presidente della Repubblica...perchè dovremmo dire la nostra anche noi?

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