venerdì 18 gennaio 2013

Magistrati Massoni: un significativo dibattito suscitato dalla petizione

Ma, oltre a discutere, sarebbe opportuno firmare!

Anonimo 17 gennaio 2013 12:36
beh... a intuito non credo sia questo il giuramento dei massoni... fosse così, le massonerie sono totalmente incompatibili con le democrazie che si basano e mettono al centro della costituzione, la sovranità del popolo. e, quindi, nell'Italia repubblicana, tanto basterebbe per dichiarare traditori della patria, e criminali, gli affiliati; e, associazioni mafiose da perseguire con le torture previste dall'art 416 bis c.p. le logge. torture che, invero, vengono applicate contro i paralitici-disadattati-cialtroni aderenti alle organizzazioni criminali che insistono in alcune regioni del meridione d'Italia. le quali, per essere spazzate via, invece, sarebbe sufficiente l'applicazione del c.p. con gli articoli ordinari, come avviene in tutti i paesi civili e democratici.
b

Anonimo 17 gennaio 2013 15:34
Per capire meglio, senza abbandonarsi al "romanzesco", basterebbe leggere per i tipi di Einaudi, nella collana degli Annali di storia italiana, il volume sulla Massoneria, e,in particolare, uno degli ultimi capitoli, a firma di A. Panaino, dove rituali e "impegni al segreto" vengono declinati con grande chiarezza.
Io sono massone, ed ho giurato su un testo diversissimo, in cui ho ribadito fedeltà alle Leggi ed alla Costituzione della Repubblica italiana. Questo nella Massoneria vera, ufficiale, pubblica (vedere anche su internet, www.grandeoriente.it). Cosa giurino in finte congreghe sedicenti massoniche, non mi interessa, come ad un cristiano interessa poco cosa predica un finto santone autoproclamatosi vescovo.
Anche se la Massoneria può non piacere - ed è lecito - bisognerebbe leggere ed informarsi dalle fonti ufficiali, prima di trascrivere sciocchezze: ripeto, basta una telefonata al Grande Oriente e Vi daranno copia del giuramento, senza alcuna difficoltà. A qualunque condanna (o assoluzione) si deve sempre arrivare attraverso l'acquisizione di prove certe e di un minimo di dibattimento, altrimenti è persecuzione o, al meglio, giustizia sommaria.


Nicola Piccenna 18 gennaio 2013 10:39
In verità, come ho più volte scritto ed anche in epoca recentissima su questo blog, non ho mai sostenuto che l'adesione alla Massoneria sia un disvalore o qualcosa di cui vergognarsi. Meno ancora che si tratti di un illecito oppure di comportamenti da condannare o perseguire. In questa ottica, fatico a comprendere gli interventi che precedono poiché assolutamente inconferenti rispetto a quanto penso e scrivo circa la Massoneria.
Nel caso specifico della petizione, la richiesta è quella di ottenere una formale dichiarazione di "appartenenza/non appartenenza" alla Massoneria da parte dei magistrati. Non già per una mia curiosità e nemmeno perché si ritiene a priori che un magistrato massone debba necessariamente comportarsi illecitamente nell'esercizio delle sue funzioni se i fatti vedono coinvolti suoi "confratelli". Semplicemente perché è un suo dovere dichiarare l'eventuale appartenenza. Un dovere stabilito e regolato da precise norme cui ha giurato di sottostare. Perché esistano queste norme che gli impongono di comunicare l'appartenenza alla Massoneria e non quella alla Chiesa Cattolica o Protestante, al Buddismo o al Club della Bocciofila Capitolina, non è poi così difficile immaginarlo. Ma se si facesse fatica si può sempre chiedere lumi al Presidente del CSM oppure al suo Vice pro-tempore.
Circa la questione poi della formula del giuramento, alquanto pittoresca, non meno pittoresche e ieratiche appaiono molte formulazioni, frasi e concetti di cui i siti ufficiali del Grande Oriente oppure ad esso esplicitamente collegati, fanno riferimento. Poi, se ne ha voglia, l'anonimo aderente, potrà mostrarci il suo tesserino di riconoscimento, quello rilasciato dalla Loggia di appartenenza e firmato dal Gran Maestro. Non tutto, solo nella parte dove è scritto che per i confratelli massoni è previsto un riguardo particolare!

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