domenica 20 gennaio 2013

Quel giorno il Procuratore Generale S.E. Vincenzo Tufano si stracciò le vesti

I comportamenti e la tolleranza di casta che ci fanno vergognare delle istituzioni giurisdizionali

Quel giorno, all'inaugurazione dell'anno giudiziario, Sua Eccellenza il Dr. Vincenzo Tufano si stracciò le vesti. “Hanno fatto strame della giustizia”, tuonò, Si riferiva all'inchiesta “Toghe Lucane” in cui era indagato per gravissimi reati, aveva subito una ignominiosa perquisizione e che era stata archiviata. Da quella stessa inchiesta, esaminata meglio e riaperta a Catanzaro, emergono comportamenti di cui, a prescindere dagli esiti giudiziari, c'è da tenere conto per comprendere quale era la considerazione delle istituzioni di queste Eccellenze. C'è anche da dire che tutti gli organi di controllo e di governo della magistratura erano perfettamente informati di questi comportamenti e nulla hanno posto in essere per farli cessare attendendo pazientemente che Tufano e Bonomi andassero in pensione. Questa è una vergogna! Tufano Vincenzo: ...perché, quale Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Potenza, titolare del potere di sorveglianza sui magistrati, sussistendo le specifiche cause di astensione obbligatoria essendo egli legato da stretti vincoli di amicizia e da abituali rapporti di frequentazione alla dott.ssa Felicia Genovese ed al marito dr. Michele Cannizzaro, nonché avendo presentato il figlio Achille domanda di partecipazione a due concorsi per la copertura di posti di collaboratore amministrativo professionale e assistente amministrativo presso l'Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza, di cui il Cannizzaro era Direttore Generale - ed in violazione del citato art, 16 RDL 511146, all'epoca dei fatti vigente - che escludeva la possibilità che il potere di sorveglianza del Procuratore Generale potesse concernere comportamenti discrezionali da parte dell'Autorità Giudiziaria – e, infine, in violazione dell 'art. 53 c.p.p. - che garantisce la piena autonomia del Sostituto Procuratore nell'udienza preliminare - segnalava ai titolari dell'azione disciplinare l'omesso deposito, da parte del Sostituto Procuratore dr. Vincenzo Montemurro... Bonomi Gaetano: “...perché, al fine di commettere una pluralità indeterminata di delitti di corruzione, abuso di ufficio nonchè di diffamazione e calunnia in danno di magistrati in servizio presso gli Uffici Giudiziari del Distretto di Corte d'appello di Potenza - tra i quali il dott. Henry John Woodcock, il dotto Vincenzo Montemurro, la dott.ssa Annagloria Piccininni, la dott.ssa Laura Triassi, il dotto Basentini Francesco, il dotto Montemurro Vincenzo, tutti magistrati in servizio o già in servizio presso la procura della Repubblica di Potenza, il dott. Alberto Iannuzzi, già giudice per le indagini preliminari a Potenza. il dotto Amerigo Palma, giudice del tribunale di Melfi - e di esponenti politici operanti nella Regione Basilicata, nonché ancora di rivelazione di segreto di ufficio, finalizzata ali 'acquisizione, da parte del dott. Bonorni, di dati cognitivi - segnatamente notizie concernenti attività investigative in corso di svolgimento da parte della procura..della Repubblica ovvero della polizia giudiziaria - o di ufficiali di polizia giudiziaria – tra i quali l'isp. Pasquale Di Tolla, in servizio presso la Squadra Mobile di Potenza – per poter commettere gli altri reati rientranti nel programma criminoso... si associavano stabilmente in una struttura organizzativa nella quale ricoprivano i seguenti ruoli: Bonomi Gaetano, quale magistrato della Procura Generale della Repubblica presso la Corte di appello di Potenza, quale capo e promotore dell'associazione... 

Magistrati imputati in Toghe Lucane bis

Violazioni del codice penale contestate ai magistrati per cui i PPMM di Catanzaro hanno formulato la richiesta di rinvio a giudizio. Le violazioni contestate erano parte della prima inchiesta “Toghe Lucane” archiviata ma, secondo i PPMM intervenuti, con elementi probatori sufficienti per sostenere l'accusa in giudizio.

BONOMI Gaetano Sost. Proc. Gen. a Potenza (319, 321, 323, 326, 368, 416)
ROCA Modestino Sost. Proc. Gen. a Potenza (323)
DE LUCA Claudia Sost. Proc. a Potenza (323)
TUFANO Vincenzo Proc. Gen. a Potenza (323)

Codice Penale
Art. 319 - Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio

Art. 321 – Pene per il corruttore: chi dà o promette al pubblico ufficiale o all'incaricato di un pubblico servizio il denaro od altra utilità

Art. 323 - Abuso d'ufficio

Art. 326 - Rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio

Art. 368 - Calunnia

Art. 416 - Associazione per delinquere


di Claudio Galante

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