giovedì 1 agosto 2013

Noi siamo giornalisti, Bubbico è solo un (vice)ministro

Il Ministero dell'Interno predispone il servizio di scorta ad un convoglio che trasporta rifiuti radioattivi. 300 agenti che, ignari, rischiano la pelle nel caso in cui al convoglio capiti un incidente.
Il Ministero degli Interni accetta il livello di sicurezza/segretezza delineato dagli Stati Uniti d'America che prevede di non avvisare i sindaci dei comuni attraversati dal convoglio di cui sopra. In aree pubbliche, due giornalisti vedono il convoglio, riprendono immagini che qualsiasi passante avrebbe potuto vedere e riprendere, e ne danno notizia immediatamente dopo la consegna del "carico" presso l'Aeroporto Militare di Gioia Del Colle.
Filippo Bubbico, viceministro all'Interno se ne duole.
Caro Filippo Bubbico, Lei è solo un vice ministro che, a quanto pare, nulla sa fare del ruolo che occupa: non tutela l'integrità degli agenti mandati inconsapevoli dietro un carico pericolosissimo; non tutela l'integrità della popolazione attraversata (per oltre 100 chilometri) da un trasporto di quella pericolosità; non garantisce i livelli di segretezza delineati dagli alleati americani, ancora oggi non risponde alle domande circa la quantità di rifiuti trasportati e, soprattutto, a quelli residui custoditi (male, vedansi i numerosi e gravi casi di inquinamento nucleare prodotto presso il Centro Itrec di Rotondella - Mt) che insidiano la sicurezza dell'intera popolazione Lucana ed oltre.
Noi siamo giornalisti e non abbiamo tempo per rispondere alle sue estemporanee dichiarazioni. Noi abbiamo un compito serissimo e difficile: informare su quanto accade, su quanto Lei vorrebbe tenere segreto, su quanto è utile per la tutela dei diritti fondamentali garantiti ad ogni cittadino Italiano dalla nostra Costituzione.
Gli altri che pure hanno inteso intervenire impropriamente sulla questione, non meritano nemmeno la citazione, essendo essi ancor meno che viceministri.
Nicola Piccenna
Giornalista Pubblicista
 

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