martedì 25 luglio 2017

Dove eravamo rimasti

Dove eravamo rimasti

Cari amici ed anche non, riprendo una collaborazione continuativa con un quotidiano stampato su carta: unico veicolo d’informazione che non ammette fraintendimenti. “Scripta manent”, dicevano i Romani e loro la sapevano lunga (e antica) in termini di diritto e civiltà giudiziaria tanto che oggi, A.D. 2017, la Cina sta redigendo il proprio Codice Civile a partire dal nostro (Italiano) che è di diretta derivazione “romana”. Ciò che è scritto è scritto, vale per gli errori e per i giudizi così che si possa chiedere scusa per i primi e cambiare idea per i secondi ma sempre nella completa assunzione di responsabilità.
Salvatore Adduce
Già, la responsabilità: parola molto evocativa e desueta. Tanto che gli impegni assunti spesso vengano disattesi allegramente, addirittura in nome della responsabilità. Un candidato sindaco (Raffaello De Ruggieri) si candida con una coalizione vasta quale alternativa al sindaco uscente (Salvatore Adduce). Volano gli stracci e ciascuno attacca a testa bassa sul danno che causerebbe alla città la vittoria dell’altro specie per le conseguenze sulla scadenza del 2019 in cui Matera sarà Capitale Europea della Cultura. Poi, dopo due anni di acrobazie politiche e cambi di assetto delle giunte a geometria variabile, la sorpresa. Per senso di responsabilità verso la città: tutti insieme. Proprio così, la responsabilità!

Raffaello De Ruggieri

Eravamo rimasti alla responsabilità di informare che è qualcosa in più della libertà di stampa o di parola o, per dirla meglio, è l’esercizio di quelle libertà che per un giornalista sono doveri e non semplici facoltà. Dicono con le frasi fatte che nessuno contesta (ma che pochi applicano) che il giornalista è il cane da guardia della democrazia. Avete sentito abbaiare molto negli ultimi anni? Forse perché a questi “cani” è uso lanciare ossi da spolpare e l’attività richiede troppo tempo e concentrazione perché si possa pensare anche ad informare. Alcuni si accontentano dell’osso che è sempre meglio della fame!
E, infine, la responsabilità di essere informati che non bisogna confondere con le chiacchiere al bar o le coraggiose quanto inconcludenti “sparate” sui social dove si invocano punizioni esemplari per chi non raccoglie l’escremento del proprio cane con la stessa facilità con cui si chiede di buttare a mare adulti a bambini “a prescindere”. Ebbene, la responsabilità di essere informati è quella che più di tutte incide sul vivere civile o incivile di un popolo e di una società. La responsabilità che si può esercitare solo leggendo dalla carta (e magari conservandone qualche straccio ogni tanto) così da avere chiaro chi dice cosa e potersene avvalere per le scelte ed i giudizi.
Il petrolio lucano; il crollo di via Piave a Matera; i bilanci dell’Ordine degli Avvocati di Matera; la morte di Luca e Marirosa; il deposito nazionale di scorie nucleari; il grano contaminato da ocratossina, DON e Glifosato; Ustica ed il Mig (libico?) caduto sulla Sila; il pastificio Barilla di Matera e le macchine vendute in Russia; il pastificio Cerere e poi Tandoi… Tutti argomenti già affrontati ma che sono oggi attuali come cinque anni fa. Proprio dove eravamo rimasti a da cui occorre ripartire.
Nicola Piccenna (Quotidiano "ROMA" ed Lucana del 25/7/2017)